Brigantino Beagle, sovrastutture e verniciatura

Nell’attesa che la colla prenda, si possono cominciare a costruire altri componenti da montare successivamente sulla coperta.

I primi da fare sono i paiolati, che sono forniti in pressofusione, sui quali bisogna aggiungere una cornice di legno con il listello 1×1 mm e le cavigliere dove montare i chiodini.

Nel caso delle cavigliere però ho trovato che il metodo proposto dalle istruzioni è poco pratico: incollare i chiodini sulla cavigliera e poi incollare il tutto sul ponte è decisamente scomodo. Ho preferito invece incollare le cavigliere sul ponte, prendendo le misure per le posizioni dal disegno, e successivamente fare un foro (diametro 0.7 mm) dove incollare i chiodini. Questo metodo si è rivelato molto più pratico.

Altri pezzi da preparare sono il supporto per la scialuppa e la cabina di poppa. Anche in questo caso le istruzioni consigliavano di incollare i 4 ganci agli angoli del supporto della scialuppa e successivamente incollare il tutto sul ponte, ma ho preferito anche qui rimandare il montaggio dei ganci a dopo il montaggio sul ponte, seguendo lo stesso metodo usato per le cavigliere.

La cabina di poppa pronta da essere rifinita.

Un discorso a parte meritano i parapetti del ponte posteriore. Sono abbastanza ostici da costruire soprattutto per le dimensioni: le colonnine sono di solo 5 mm e devono essere tutte uguali.
Non anvendo un taglialistelli mi hanno dato parecchio da fare, soprattutto considerando che la quantità di materiale a disposizione non ammette troppi sprechi.
La difficoltà maggiore è maneggiare i pezzetti: essendo estremamente piccoli si rischia di sporcare di colla anche le pinzette, oltre che spararli in giro per il soggiorno.
Ho risolto il problema utilizzando come supporto una dima per tagliare il legno in alluminio. Dopo averla rivestita di nastro da pacchi per evitare che i pezzi vi si incollino sopra, ho semplicemente tenuto fermi i passamano (o le basi) dei parapetti con due morsetti e ho proceduto ad incollare e colonnine e l’altro passamano (o base)

In questo modo ho avuto un po’ più di libertà con la colla. Il grosso vantaggio di questo metodo è che i pezzi di legno si incollano (solo temporaneamente) al nastro da pacchi, così da rimanere si fermi durante il montaggio ma rimanendo semplici da staccare: una volta che la colla ciano è secca, non incolla sul nastro. Essendo su un pezzo di alluminio poi non si spostano al minimo tocco. Ed ecco il risulato di tanto lavoro.

A questo punto si possono anche montare alcune sovrastutture tipo le scalette, i paiolati e le cavigliere, tutto quello che c’è di pronto di può montare, anche se personalmente non lo consiglio, sorattutto per i dettagli in metallo che sarebbero poi da dipingere (a questo punto avrei già aver dovuto montare anche la ruota del timone, ma preferisco dipingerla smontata)

Una cosa che si può fare adesso, e che è bene fare adesso, è verniciare di bianco lo scafo fino alla linea di galleggiamento, tracciata con una matita. Per fare questo ho mascherato lo scafo con lo stesso nastro che uso sui modelli di plastica

e successivamente ho cominciato a dare delle mani di bianco (a pennello)
Dopo due mani di colore.

Penso che servano almeno un altro paio di mani, anche se dall’immagine non si vede, sotto il bianco si intravede il legno. Volendo è un effetto abbastanza naturale, ma un bianco un po’ più carico non i dispiacerebbe.
Il resto dello scafo verrà passato con qualche mano di olio di lino o qualcosa del genere per proteggere il legno e per evidenziarne allo stesso tempo i dettagli.